Scegliere i serramenti giusti per il proprio immobile comporta varie considerazioni di tipo pratico, economico, ma soprattutto, in quanto parte dell'involucro edilizio, vanno scelti in funzione della loro capacità isolante, in modo da limitare le dispersioni termiche.
Per scegliere i serramenti che massimizzino il rapporto qualità-prezzo-sostenibilità, vanno effettuate differenti considerazioni.
Se si vuole orientare la propria scelta verso sistemi di chiusura sostenibili, quindi effettuare una scelta per il risparmio energetico, ormai quasi obbligatoria, non si può pensare di optare per tradizionali infissi con vetro singolo e telaio in materiale unico in quanto questo sistema di chiusura non è in grado di garantire una copertura termica adeguata e pertanto, se pur realizzato con materiali ecologici o riciclati non sarebbe in grado di bloccare le dispersioni termiche. Per risolvere il problema dei ponti termici le aziende producono ormai dei profili specifici detti “a taglio termico”, in alluminio o PVC. Questo tipo di profili permette di ridurre in maniera tangibile le infiltrazioni d’aria e acqua grazie ad una lavorazione che si basa sul principio dell’interruzione della continuità metallica. La realizzazione di un profilo a taglio termico consiste nell’inserire un materiale speciale a bassa conducibilità termica in corrispondenza di una camera interna al profilato. Il rivestimento viene realizzato poi con lo stesso materiale del profilo, oppure utilizzando altri materiali e ottenendo così dei sistemi misti: legno-alluminio, PVC-legno o materiali derivati da fonti organiche-alluminio.
L’alluminio è un materiale apprezzato per la sua eleganza e frequentemente utilizzato nella realizzazione di sistemi di chiusura; ha caratteristiche di robustezza, leggerezza e resistenza ed è un materiale estremamente durevole. Gli infissi in alluminio resistono bene agli agenti atmosferici e non necessitano di manutenzione costante o cure specifiche. Si ottengono dunque sistemi di chiusura che raggiungono durate fino anche 30 anni e tuttavia con richieste minime di manutenzione. Gli infissi con profili misti in legno e alluminio, aggiungono alle caratteristiche di resistenza dell'alluminio, quelle isolanti del legno, prodotto naturale ed ecologico, presente solamente nel profilo interno; vi sono poi versioni in alluminio e PVC (e anche in PVC e legno).
Il PVC viene considerato una valida opzione come materiale per serramenti solo nella sua versione riciclata (e riciclabile). Contrariamente a quanto si possa pensare, i sistemi di chiusura prodotti con materiale riciclato possiedono le stesse caratteristiche positive di quelle prodotte in PVC non riciclato. Il PVC, infatti, ha la caratteristica di poter essere riciclato fino a sette volte senza che venga compromessa la qualità del prodotto finito. In base alle analisi finora effettuate dalle aziende produttrici di sistemi di chiusura in PVC riciclato, i sistemi di chiusura prodotti con materiale riciclato hanno la stessa durata negli anni di quelli realizzati con materiale di prima produzione. Il PVC ha un buon potere isolante: una ricerca condotta dal PVC Forum Italia dimostra che i serramenti in PVC di qualità, grazie alle ottime prestazioni in termini di isolamento termico, possono contribuire alla riduzione di almeno il 20% delle spese di riscaldamento di un appartamento di medie dimensioni. Tali vantaggi non sono esclusiva mente economici, tanto che si riflettono di conseguenza anche nella riduzione delle emissioni di gas serra nell’ambiente.
Il PVC, a differenza dell’alluminio, non è un conduttore, e quindi garantisce ottime prestazioni in termini di isolamento termico senza nessun bisogno di ulteriori interventi. Gli infissi in PVC aiutano quindi a migliorare il risparmio energetico della tua casa. È inoltre molto apprezzato per le sue proprietà acustiche, conferite dalla presenza di diverse camere d’aria sulla cornice e sulle ante che, insieme ai vetri per finestre, contribuiscono a ridurre i decibel dei rumori provenienti dall’esterno. Similmente all’alluminio, le finestre in PVC non richiedono particolari interventi di manutenzione, resistono alle intemperie e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Scegliere i serramenti con un buon rapporto qualità-prezzo è importante, e un’altra importante caratteristica degli infissi è il vetro, che va quindi scelto di tipo doppio, con al centro un’intercapedine di spessore variabile (in media tra i 6 mm e i 10 mm) e riempita di aria o gas inerte, per ottenere un buon isolamento termico e acustico. Negli ultimi anni si sta affermando anche il triplo vetro (e conseguentemente doppia intercapedine), più isolante rispetto al doppio ma anche più costoso e con l’esigenza di avere i profili dei sistemi di chiusura con spessori adatti ad accogliere il maggiore spessore dello strato trasparente.
La messa in opera è un processo fondamentale per garantire le elevate prestazioni delle finestre moderne (quali isolamento termoacustico, resistenza, sicurezza ecc). Si stima infatti che incida su circa il 70-75% delle performance. La qualità della posa in opera riguarda tutte le tipologie di serramenti, indipendentemente dalla qualità o dal tipo di materiale di cui sono fatti.
ENEA ha sviluppato una tecnologia innovativa che consente di innalzare di 1 punto percentuale l’efficienza delle celle solari fotovoltaiche. L’innovazione consiste nel sostituire strati di ossidi conduttivi ai tradizionali strati di silicio amorfo ed è stata realizzata nell'ambito del progetto AMPERE,finanziato con 14 milioni di euro da Horizon 2020. Il progetto coinvolge Enel Green Power, come capofila, CNR, Rise Technology e alcuni dei maggiori attori della filiera fotovoltaica europea, quali CEA, Fraunhofer-ISE, Meyer Burger, NorSun e si propone di dar vita a una linea di produzione italiano/europea di pannelli solari ad alta efficienza, recuperando la competitività nel settore.
Nel 2017, il progetto Ampere, coordinato da Enel Green Power, si è dato un preciso obiettivo: implementare una linea pilota completamente automatizzata di moduli fotovoltaici bifacciali che fosse sostenibile dal punto di vista tecnico, economico ed ambientale. E di farlo in Italia. Partire, quindi, dalla preparazione dei wafer di silicio fino ad arrivare all’installazione dei pannelli.
In questo contesto, uno dei passaggi fondamentali, è stata la realizzazione di celle fotovoltaiche superefficienti. Grazie anche alla sostituzione dei tradizionali strati di silicio amorfo con ossidi conduttivi operata dall’ENEA, oggi le unità vantano un’efficienza di conversione della luce in elettricità del 23,5 per cento; 1,5 punti percentuali in più rispetto a quelle attualmente in commercio. A livello industriale ogni ‘punto’ di efficienza guadagnato corrisponde ad una riduzione del 6 per cento dei costi produttivi.
“Nel settore fotovoltaico la sfida prioritaria è riuscire ad aumentare l'efficienza energetica, rendendo le strutture in grado di sfruttare al meglio l'energia del sole e di ridurre il più possibile la dispersione; per questo in ENEA stiamo lavorando a materiali e soluzioni sempre più affidabili e sostenibili. Punto di forza degli ossidi conduttivi è la maggiore trasparenza che consente di ‘catturare’ più luce e di massimizzare i parametri di conversione fotovoltaica della cella ad eterogiunzione.” sottolinea Massimo Izzi del Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
Questa innovazione ha permesso di fare un ulteriore passo avanti al progetto. A livello operativo, l’obiettivo è produrre pannelli solari bifacciali in quella che sarà la prima gigafactory fotovoltaica italiana. In realtà l’iniziativa ha già una linea di produzione attiva presso lo stabilimento 3SUN in Sicilia con una capacità di 200 MW/anno. La fabbrica opera in regime di ciclo continuo, 24 ore al giorno 365 giorni l’anno, sfornando fino 1.300 moduli al giorno. Entro il 2022 la capacità produttiva sarà ampliata fino ad arrivare a 1 GW/anno.
"Il progetto si propone di ricreare una filiera industriale competitiva, che vada dalle materie prime al dispositivo finale, nel settore del fotovoltaico europeo e in particolar modo per quello italiano, facendo leva sulla forte capacità di innovazione tecnologica di cui possiamo disporre a livello di ricerca e di imprese. È un’occasione unica per recuperare competitività in un campo a forte presenza di Paesi non europei e, allo stesso tempo, dare attuazione al Green Deal e alla transizione energetica.",dichiara Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili ENEA.
Premiati i progetti vincitori della 18° edizione dei CasaClima Awards 2020: i migliori edifici certificati nel 2019, che si distinguono per qualità costruttiva, sostenibilità, efficienza energetica, impatto ambientale.
Il 4 settembre sono stati nominati i vincitori dell’edizione 2020 dei CasaClima Awards. Tra i 1.544 progetti (certificati nel 2019) in gara, solo 20 sono approdati alla fase finale e, tra questi, 5 selezionati dalla giuria ed uno votato dal pubblico, sono stati premiati con l’assegnazione del “cubo d’oro”:
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La ciAsa (casa in lingua rhaeto-romanico), realizzata da Pedevilla Architects, interamente in legno situata a San Vigilio di Marebbe in Alto Adige, circondata dalle Dolomiti della Val Badia. La forma dominante del tetto rende l'edificio visibile da lontano, mentre allo stesso tempo il tetto assume una posizione protettiva grazie alla sua bassa linea di gronda. Grande importanza è data all'aspetto della sostenibilità e della regionalità: materiali locali, lavorati da artigiani locali. Il legno proviene dalle foreste che sono state colpite dalla tempesta Vaja nel 2018 e i pavimenti in pietra da blocchi erratici delle Dolomiti.
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La ristrutturazione dell’Albergo Centrale di Lamezia Terme dell’architetto Carlo Carlei. Attraverso un intervento di ristrutturazione eco-sostenibile e innovativo l’Albergo Centrale, un palazzo storico di fine ‘800, è stato riportato ai suoi antichi fasti. Il progetto di risanamento energetico ha richiesto un isolamento interno non semplice da realizzare. Grazie ai materiali scelti (sono stati rispettati i più severi criteri ecologici quali isolamenti in fibra di legno, intonaci in argilla, …) e a alle tecnologie impiantistiche utilizzate è stato possibile il raggiungimento della classe energetica A e un alto livello di sostenibilità attraverso la certificazione ClimaHotel.
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Il negozio NaturaSì di Corso Europa è il primo caso di retail certificato Work&Life. L’attenzione per l’ambiente in questo edificio si è tradotta passo dopo passo in un concreto percorso verso una visione olistica della sostenibilità testimoniata dalla volontà di costruire un negozio energeticamente efficiente sfruttando fonti di energia alternative, l’uso di materiali ecologici e quando possibile riciclabili e in generale di adottare pratiche finalizzate al risparmio energetico. Inoltre, esso può essere considerato una vera e propria “macchina termica”, in grado di recuperare il calore prodotto dagli impianti di refrigerazione e dotato, all’esterno, di colonnina di ricarica per auto e moto elettriche.
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Lungo la valle dell’Adige, sul margine meridionale del paese di Postal, il vecchio fienile dell'Innerbachlerhof ha acquistato nuova vita grazie ad un’attenta ristrutturazione. Dal preesistente fabbricato sono stati ricavati tre appartamenti per le vacanze e una sala di degustazione per i prodotti della fattoria. Per volontà del proprietario e del progettista è stato conservato il carattere rurale dell’edificio esistente. Le vecchie murature sono state preservate anche nell’aspetto, preferendo intervenire con un isolamento dall’interno. La maggior parte della nuova struttura interna è stata costruita in legno. A testimoniare la nuova vita del fienile l’installazione di moderni balconi sporgenti in ferro scuro sulla facciata a sud-ovest.
- La riqualificazione di un opificio dismesso nel centro di Torino,"Casa Riberi", ai piedi della Mole Antonelliana, è diventata l’occasione per riconfigurare questa porzione di tessuto urbano. L’intervento di ristrutturazione, avviato nel febbraio 2017, si è posto come obiettivo quello di alterare il meno possibile l’aspetto del fabbricato esistente nel rispetto delle normative comunali e dell’estetica dell’intorno. La stretta vicinanza della Mole Antonelliana rappresenta sicuramente un elemento importante con cui confrontarsi nella progettazione della ristrutturazione oltre che un valore aggiunto nel posizionamento delle residenze sul mercato immobiliare.
Come ogni anno è stato assegnato anche il premio del pubblico, scelto grazie a un sistema di voto online, a Villa Angelino, a Sabaudia, un edificio che risponde sia agli standard richiesti sia dalla certificazione CasaClima Oro (che spinge sulla riduzione al minimo dei consumi energetici, la cosiddetta “casa da un litro di gas”) sia alla certificazione Nature, che invece riguarda gli aspetti relativi alla qualità dei materiali dal punto di vista della salubrità. L’edificio, ubicato in Via Venezia a Sabaudia (LT) ed inserito all’interno del Parco Nazionale del Circeo, è stato oggetto di un intervento di demolizione e ricostruzione con il mantenimento della sagoma esistente. Costituito da una struttura intelaiata in c.a. con tamponatura in laterizio e cappotto esterno in fibra di legno, si compone di un piano seminterrato ed un piano fuori terra per complessivi 280 mq lordi. La scelta del progettista è stata quella di realizzare un edificio NZEB.
Giunto alla 18° edizione, il premio è un riconoscimento alla qualità del costruire in ambito di sostenibilità, impatto ambientale, efficienza energetica e comfort abitativo, sviluppata in modo innovativo. Il certificato CasaClima attesta il raggiungimento di un elevato standard energetico dell’edificio e allo stesso tempo fornisce anche una valutazione di sostenibilità ecologica (protocollo Nature).
Pubblicate sul sito del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA le “Linee Guida per la diagnosi energetica nelle PMI”.
Il Dipartimento Unità Efficianza Energetica dell'ENEA ha presentato, durante il webinar tenutosi il 9 luglio 2020 insieme a Casaclima, le "Linee Guida per la diagnisi energetica nelle PMI". Il vademecum ha lo scopo di favorire un approcio strutturato all'introduzione di Azioni di Miglioramento dell'Efficianza Energetica (AMEE) nelle aziende.
Le Piccole Medie Imprese hanno infatti un potenziale di miglioramento dell'efficienza energetica ancora molto esteso. L'art. 8 della Direttiva Europea 2012-27- UE sull'Efficianza energetica, a tal proposito richiede agli Stati Membri di elaborate programmi per incoraggiare le PMI ad avviare dignosi energetiche e favorire successivamente, sulla base delle risultanze ottenute dall'audit, l'avvio di un processo di efficentamento energetico.
Attualmente la mancaza di competenze adeguate e incentivi hanno fatto si che la completa attuazione di tale indicazione venga frenata da numerose barriere.
Il lavoro, pertanto, si inserisce all’interno delle attività previste dal Protocollo di Intesa sottoscritto nel dicembre 2017 tra le due istituzioni, che prevede tra l’altro l' organizzazione di iniziative destinate all’efficienza energetica e sensibilizzazione verso di essa, tanto nelle PMI che nelle microimprese, con l’obiettivo primario di favorire un approccio strutturato all’introduzione di Azioni di Miglioramento dell’Efficienza Energetica (AMEE) nelle aziende; la stesura delle linee guida per le diagnosi energetiche nelle PMI e organizzazione di attività, eventi o materiale informativo; infine, lo sviluppo, integrazione e promozione di tool di analisi dell’efficienza energetica e di supporto alla redazione di diagnosi energetiche per le PMI.
La diagnosi energetica rappresenta il principale strumento di analisi utilizzabile dall'impresa; grazie alla stessa e con la conseguente applicazione degli interventi di efficientamento individuati è possibile ottenere numerosi vantaggi tra cui la riduzione dei consumi energetici attraverso un aumento dell’efficienza energetica dell’impresa; la riduzione dell’incidenza della spesa energetica sul proprio fatturato e la riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra.
Le Linee Guida elaborate da Enea con Casaclima forniscono indicazioni relative alla raccolta e all'elaborazione dati e sulla redazione del rapporto di diagnosi energetica, del piano di monitoraggio e degli interventi di efficinetamento energetico delle PMI non soggette agli obblighi del Dlgs 102/2014.
Pannelli innovativi per l’edilizia realizzati con un prodotto di scarto dell’industria chimica. È quanto si propone il progetto INNCED[1], che vede ENEA collaborare con l'azienda Fluorsid SpA, leader mondiale nella produzione e vendita di prodotti chimici a base di fluoro. Il progetto, che conta su un finanziamento totale di 180mila euro, di cui un quarto a carico del programma ENEA Proof of Concept 2020, durerà un anno e impiegherà nella realizzazione dei pannelli un sottoprodotto del ciclo produttivo industriale di Fluorsid, costituito per il 98% da gesso anidro (CaSO4).
“Lo scopo della nostra ricerca è quello di realizzare prototipi di pannelli di anidrite sintetica con prestazioni meccaniche migliori rispetto a quelle dei prodotti attuali, leggeri e a bassa densità. Questo anche collaborando con una azienda leader del settore a livello internazionale e mettendo così a disposizione del sistema produttivo del paese l’esperienza e gli strumenti della ricerca applicata”, spiega Piero De Fazio responsabile della Sezione Strumenti per Applicazioni Energetiche dell’ENEA.
I ricercatori cercheranno di realizzare un prototipo di pannello innovativo destinato al settore edilizio, attraverso l'utilizzo di modelli di economia circolare e caratterizzato da resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche, da alti livelli di isolamento termico e acustico ed elevata leggerezza .
“Queste ultime caratteristiche, che si cercheranno di raggiungere, saranno sperimentate applicando la metodica di aerazione della malta già brevettata, con brevetto internazionale, nel nostro laboratorio e basata sulla azione combinata di lievito di birra e perossido di idrogeno, dalla cui reazione scaturiscono la formazione di bolle di ossigeno e la conseguente lievitazione del composito” commenta De Fazio.
I prodotti attualmente presenti sul mercato sono pannelli in cartongesso e/o blocchi in calcestruzzo di argilla espansa, leggeri, resistenti e con i quali è possibile realizzare velocemente e a secco pareti resistenti. Le lastre di cartongesso, di diversa tipologia e spessore, possono essere considerate l'intonaco a secco che riveste orditure metalliche strutturali configurate per la realizzazione di sistemi per parete, contro parete e controsoffitto. Mentre con i blocchi in calcestruzzo leggero di argilla espansa si realizzano le murature perimetrali esterne, e sono studiati per conferire alla muratura elevate prestazioni di isolamento e inerzia termica, traspirabilità e bioclimaticità.